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"ACOF, VOGLIAMO TRASPARENZA NON SENTENZE POLITICHE" - Indicatore Mirandolese

Sulla vicenda dell’Acof molto si è detto e scritto, e più di una volta con informazioni manipolate ad arte per distorcere la verità. Ora è tempo di riportare le cose nella loro giusta collocazione. La verità è che l’Amministrazione comunale già nel corso della Commissione Bilancio del 16 aprile 2012, ha informato i Consiglieri della probabile entità della perdita 2011 (il bilancio Acof non era ancora stato approvato), e che in applicazione delle disposizioni di Legge, si sarebbe dovuto procedere alla vendita o alla liquidazione della società.

Il 27 aprile 2012 fu convocata nuovamente la Commissione per approfondire la situazione di Acof; detta commissione non ebbe luogo per mancanza del numero legale (oltre al sottoscritto, nessun Consigliere si presentò all’incontro). Nel maggio 2012, sappiamo tutti cos’è successo, e gli eventi di allora non consentirono agli uffici comunali di approfondire la verifica su Acof, perché assorbiti completamente dall’emergenza sisma.

Solo nel novembre 2012 è stato possibile riprendere l’argomento, e nel corso di queste verifiche emersero le prime incongruenze contabili. Il 22 dicembre 2012 si riunì nuovamente la Commissione Bilancio, ed i Consiglieri vennero messi al corrente delle problematiche emerse, tali per cui, come da mia richiesta risultante dal verbale della riunione, si è provveduto ad annullare il previsto dibattito in Consiglio per la messa in liquidazione della società, non essendoci ancora sufficienti elementi di chiarezza che consentissero una valutazione serena.

Il 4 febbraio 2013 è stato richiesto al Revisore della società una verifica della contabilità 2011. Poi, dopo i risultati delle verifiche del Revisore, si arriva al Consiglio del 17 giugno 2013, dove il Sindaco riassumeva la situazione e comunicava di voler procedere ad affidare ad uno studio esterno un ulteriore approfondimento delle scritture contabili di Acof, ed infine la volontà dell’Amministrazione di rivolgersi alla magistratura contabile, qualora dall’ulteriore verifica fossero emerse rilevanti irregolarità o danni erariali per l’Ente (in questi giorni sono stati trasmessi tutti i documenti alla Corte dei Conti per le relative indagini).

Solo a questo punto entra in gioco il Pdl che si erge a paladino della trasparenza. Come dimostrato dalla breve cronistoria di cui sopra, il Comune da più di 1 anno aveva iniziato le indagini sulla situazione, e man mano che veniva in possesso di nuove risultanze, ha sempre provveduto ad informarela Commissione e/o il Consiglio sull’evolversi della situazione.

Ormai i dati emersi dagli approfondimenti (peraltro ancora in corso), ci indicano che sicuramente nella gestione della contabilità di Acof c’è stata perlomeno incuria e di sicuro errori contabili, ma fino ad ora non è emerso alcun elemento che faccia pensare ad atti dolosi di natura penale. Invito quindi i colleghi del Pdl a non emettere sentenze prima ancora che tutto sia chiarito, e a non assurgersi a giudici prima ancora chela Corte dei Conti si sia pronunciata.

Mi stupisce poi che un partito che si è sempre dichiarato “garantista” per il proprio padrone, arrivando fino a non riconoscere una sentenza passata in giudicato, quando si trova dalla parte dell’accusa sia così celere ad emettere giudizi definitivi, senza avere neppure tutti gli elementi per poter valutare con consapevolezza. Siamo arrivati addirittura a fare accuse dirette a persone (il Pdl in Commissione ela Lega Nord in Consiglio comunale) sulla base di “impressioni personali” o di “sentito dire” e questo francamente è intollerabile.

Capisco che per qualcuno sia già iniziata la campagna elettorale, e che lo “stile Sallusti” della macchina del fango sia tanto caro alla destra, ma quando si parla di persone, credo che prima di sentenziare, sia doveroso un minimo di rispetto. Se le sentenze indicheranno delle responsabilità, sarà per primo il Comune ad attivarsi nelle sedi opportune (come ha fatto sin qui), per tutelare gli interessi dei cittadini, e noi saremo pronti a chiedere che chi ha sbagliato paghi, perché noi del Pd le sentenze le rispettiamo.

 

 

 

Maurizio Cavicchioli

Consigliere Comunale PD

 

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